SE NON ORA QUANDO? Torino ha elaborato una serie di domande da sottoporre ai candidati e alle candidate alle prossime elezioni europee.
Riteniamo importante esprimere un voto consapevole e sapere che politiche attueranno , se eletti/e, i nostri rappresentanti a Bruxelles su temi che, come donne, pensiamo siano essenziali per la nostra vita e quella delle future generazioni. Insieme al Corriere della sera che ringraziamo per la collaborazione, abbiamo accolto le risposte di coloro che hanno voluto esprimersi sui temi da noi proposti e le abbiamo pubblicate qui di seguito.
L’Unione europea si trova di fronte a molti ostacoli nel sostenere i suoi valori fondamentali: lo Stato di diritto, la democrazia, i diritti umani, l’uguaglianza.
Come associazione femminista siamo attente a tutte le politiche contrarie ai valori UE, non solo nei confronti delle donne, ma verso tutti i soggetti discriminati e alle disuguaglianze sociali.
Siamo inoltre preoccupate per i rischi geopolitici presenti in questo momento storico.
E’ importante quindi valutare l’impegno dei candidati alle Elezioni Europee sui temi che riteniamo essenziali.
Abbiamo proposto pertanto alcune domande, cui rispondere con SI o NO e con alcuni commenti
Diritti essenziali
- Sei disponibile a:Denunciare la strategia estremista chiamata “Ristabilire l’Ordine Naturale. Un’Agenda per l’Europa” e attivare gli strumenti necessari per impedirne il dispiegamento.
- Impegnarti a far progredire ulteriormente i diritti sessuali e riproduttivi: in particolare proponendo
- un’educazione sessuale adeguata per bambine/i, nelle scuole primarie e secondarie
- la contraccezione gratuita
- Chiedere la piena attuazione della Convenzione di Istanbul, ratificata dal Parlamento Europeo nel 2023 in tutti gli Stati membri
Diritto all’IVG
Sei disponibile a
- Impegnarti affinché il Diritto all’ aborto sia inserito nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE
Diritto alla salute
Sei disponibile a
- Richiedere che l’UE si impegni per ottenere che venga applicata ovunque la Medicina di Genere, nell’ambito delle cure, degli studi e della sperimentazione di nuovi farmaci/terapie
Gender gap
Sei disponibile a
- Proporre un approccio sistemico e strutturale per colmare il gender gap, ad esempio
- Proporre politiche e strategie di investimento riguardanti il caregiving, il lavoro, l’empowerment, lo status economico
- Contrastare le discriminazioni e le molestie nel mondo del lavoro chiedendo agli Stati membri la ratifica e la piena applicazione della Convenzione ILO n.190 dull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro.
- Richiedere che tutti gli Stati membri applichino una normativa tale da garantire ai lavoratori un salario minimo adeguato alla realtà economico-sociale dello Stato stesso
Ambiente
Sei disponibile a:
- Considerare le questioni di giustizia ambientale e sociale come essenziali nell’azione dell’UE in materia di clima
Migranti
Sei d’accordo a:
- Considerare le migrazioni come un fenomeno strutturale che non è da eliminare, ma da governare e proporre pertanto nuove politiche di accoglimento e redistribuzione fra i Paesi UE, prevedendo anche
-
- Un piano di aiuti economici agli Stati che si dotano di efficaci strumenti di accoglienza
- Sanzioni ed obblighi a carico degli Stati inadempienti
Difesa comune europea
Sei favorevole alla:
- Creazione di un esercito europeo
Ecco chi sono i candidati e le candidate che hanno risposto suddivisi per partito. Tutti e tutte sono candidate/i nella Circoscrizione Nord Ovest, tranne Camilla Laureti nella Circoscrizione Centro.
PARTITO DEMOCRATICO: ELENA ACCOSSATO, BRANDO BENIFEI, CAMILLA LAURETI, ANTONELLA PARIGI, CECILIA STRADA,ALESSANDRO ZAN
MOVIMENTO 5 STELLE: FABIO ALEOTTI, ELENA CALOGERO, MARIA ANGELA DANZI’, ESTER LANFRANCHI, PAOLA MAZZOLA, ANTONELLA PEPE, SEAN SACCO
ALLEANZA VERDI SINISTRA: IGNAZIO MARINO
LEGA: GIANNA GANCIA
FORZA ITALIA: GUSTAVO GILI
FRATELLI D’ITALIA: ENZO AMICH
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PARTITO DEMOCRATICO:
ELENA ACCOSSATO Ha risposto SI’ a tutte le domande
Circoscrizione NORD OVEST
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BRANDO BENIFEI Ha risposto SI’ a tutte le domande con questi commenti
Circoscrizione NORD OVEST
Diritti essenziali Negli ultimi anni stiamo assistendo a un pericoloso tentativo da parte di forze politiche di destra e conservatrici di attaccare le libertà e i diritti delle donne e delle persone LGBTIQ+. Non si tratta soltanto del sistematico e organizzato tentativo da parte loro di bloccare ogni avanzamento dell’agenda dei diritti civili, dell’uguaglianza di genere e dei diritti delle donne, ma di un vero e proprio tentativo a tornare indietro rispetto ai risultati già raggiunti dopo anni di battaglie civili e sociali, come sul diritto alla salute sessuale e riproduttiva e i servizi ad esso connessa. Bisogna reagire e rilanciare un’agenda ambiziosa, tanto a livello nazionale che nel contesto europeo ed internazionale.
Diritto all’IVG Pieno sostegno da parte mia alla posizione espressa dal Parlamento Europeo, non soltanto risoluzione del Parlamento europeo dell’11 aprile 2024 sull’inclusione del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE, ma anche nella sua posizione con le proposte di modifica dei Trattati UE secondo la procedura prevista dall’articolo 48 del TUE, che inserisce un emendamento all’articolo 3 della Carta: “Ogni persona ha diritto all’autonomia fisica e all’accesso libero, informato, pieno e universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti, come pure a tutti i servizi sanitari correlati, senza discriminazioni, compreso l’accesso all’aborto sicuro e legale.”
Diritto alla salute Sono favorevole al potenziamento della medicina di genere e alla sua più completa attuazione, tanto nelle cure, negli studi che nella sperimentazione farmacologica. Per troppo tempo la scienza medica ha ignorato la dimensione di genere nello sviluppo di cure, terapie e nella ricerca, un fenomeno che va affrontato a tutti i livelli per cogliere le diverse caratteristiche ed esigenze dei pazienti e delle pazienti. Senza medicina di genere, la scienza medica non può che mancare della dovuta specificità.
Gender gap Agire con misure pratiche, finanziarie, fiscali e normative sulla realtà socio-economica in cui vivono le donne oggi rimane una delle battaglie chiave per eliminare il gender gap (e il gender pay gap). Sono quindi pienamente favorevole a tutti gli strumenti elencati, per intervenire sul problema alla radice e permettere alle donne di annullare la situazione di svantaggio di partenza, la discriminazione, lo sfruttamento e anche le forme di violenza esistenti in società, nel mondo del lavoro e sul posto di lavoro.
Ambiente Il costo della transizione ecologica/sostenibile non può scaricarsi sulle fasce deboli della popolazione, questo è il senso del concetto di giustizia climatica e il mio impegno politico al Parlamento Europeo negli ultimi anni. Per questa ragione a fianco di misure coraggiose per la lotta al cambiamento climatico e per la riduzione delle emissioni, per l’efficientemente energetico e a tutela della biodiversità, ad esempio, è imperativo predisporre di finanziamenti e investimenti adeguati. Altrimenti non solo i benefici della transizione saranno a disposizione esclusivamente delle classi e delle aree più agiate del continente, aumentando le disuguaglianze, ma causeranno un rigetto degli obiettivi prefigurati da parte di coloro i quali subiranno in maniera maggiore in termini proporzionali i costi della transizione. Questa è una delle grandi battaglie politiche e sociali dei prossimi anni.
Migranti L’Europa deve creare un vero sistema di condivisione solidale delle responsabilità nella gestione del fenomeno migratorio, incentrato sui diritti umani e il rispetto del diritto internazionale umanitario. La crisi migratoria dell’UE è soprattutto una crisi delle sue politiche migratorie, inadatte ad affrontare un tema complesso e bloccata su un approccio securitario e disumanizzante della migrazione. È quanto mai urgente una missione europea di ricerca e soccorso in mare, rigettare il tentativo di esternalizzare il controllo delle frontiere UE verso i Paesi terzi e fermare il trattamento disumano delle persone in cerca di protezione, soprattutto all’interno dei CPR che detengono anche minori e minori non accompagnati. Il Patto sulla migrazione adottato dall’UE non va nella giusta direzione, continuerò a battermi per un’Europa umana e solidale, che consideri i migranti come persone e non come numeri o alla stregua di merci alla frontiera.
Difesa comune europea È utile e necessario, non solo per razionalizzare e ridurre le spese militari, da ridistribuire a politiche sociali, ambientali, per l’educazione la ricerca e lo sviluppo, ma anche per dare seguito al grande processo politico di integrazione europea. Tuttavia, per creare l’esercito europeo, o per meglio dire un vero sistema europeo della difesa, è fondamentale un grande passo avanti nel processo di democratizzazione dell’UE, per ribilanciare il sistema di potere delle istituzioni UE dando più centralità al Parlamento Europeo, direttamente eletto dai cittadini, creare un rapporto di fiducia diretto tra Parlamento e Commissione Europea e superare il diritto di veto in Consiglio, in modo tale da permettere all’UE di parlare con una voce unica in politica estera. La missione dell’Europa deve essere quello di lavorare per la pace, con gli strumenti del dialogo e della diplomazia. L’esercito europeo è uno strumento necessario per difendere i cittadini europei dalle minacce esterne, in grave crescita, e per costruire la sua autonomia strategica, giocando un ruolo da protagonista sullo scacchiere internazionale. Per far tutto ciò, però, serve una riforma dei Trattati UE e il rafforzamento dei suoi meccanismi democratici.
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CAMILLA LAURETI Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione CENTRO
Commento generale Il contrasto alle disuguaglianze, la protezione dello Stato di diritto e dei diritti umani, la promozione dei principi democratici e della pace sono il DNA della costruzione europea. L’Unione deve continuare e rafforzare l’impegno su questi suoi valori fondativi. Per questo la prossima legislatura sarà di fondamentale importanza per i diritti: penso all’introduzione, nella Carta dei diritti fondamentali, dell’aborto legale e sicuro; alla piena attuazione della Convenzione d’Istanbul, cercando di scrivere una nuova pagina rispetto all’ultima Direttiva sulla violenza maschile sulle donne; al rafforzamento del welfare e della sanità e a nuove politiche del lavoro per promuovere un’ occupazione femminile di qualità. E, ancora, ad una nuova politica migratoria, fondata sull’accoglienza e la solidarietà fra Stati, capace di rispettare i diritti delle persone migranti, e su rispetto a cui l’ultimo Patto è una vera e propria ferita democratica. Penso all’importanza di realizzare una vera politica estera comune e, di conseguenza, una politica di difesa comune, cosa ben diversa dalla corsa agli armamenti dei singoli paesi. Prioritario, come scritto anche nel nostro programma, è realizzare un coordinamento europeo più stretto degli investimenti e della produzione, della ricerca e dell’innovazione per la difesa, così da liberare risorse per costruire un’Europa sociale e sostenibile.
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ANTONELLA PARIGI Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Commento generale Mi sono candidata per il partito democratico alle elezioni europee dell’8-9 giugno per portare avanti, anche in sede di parlamento europeo, l’impegno civico di cui sono stata protagonista negli ultimi anni, in particolare riguardo ai diritti delle donne in tema di lavoro povero, parità salariale, welfare e interruzione volontaria della gravidanza. Sono temi cruciali per lo sviluppo economico, sociale e culturale del nostro Paese e dell’Europa. Nel mio programma ci sono proposte condivise con candidate di altri Paesi Europei, al fine di avere più forza nel proporre normative che riguardano questioni non più rimandabili. Penso ad esempio a una direttiva europea onnicomprensiva sulle donne che selezioni le migliori esperienze dei Paesi UE su argomenti legati alla parità di genere, imponendo la loro attuazione in tutti gli Stati membri. Se eletta, mi impegnerò a far progredire i diritti sessuali e riproduttivi: educazione sessuale nelle scuole primarie e secondarie, contraccezione gratuita, l’attuazione della Convenzione di Istanbul sono solo alcune delle proposte da portare avanti. Ma al centro delle mie battaglie, che ho portato avanti in questi anni anche tramite l’associazione Torino Città per le Donne, c’è anche il contrasto al gender gap, i cui molteplici aspetti vanno affrontati con un approccio sistemico e strutturale che dev’essere condiviso da tutti i Paesi dell’Unione Europea. Proporrò, come già fatto nel contesto torinese, politiche e strategie di investimento riguardanti il caregiving, il lavoro povero delle donne, l’empowerment, lo status economico. È mia intenzione impegnarmi per un’Europa unita e federale, che sappia garantire a cittadine e cittadini uguali diritti e opportunità, riconoscendo il valore delle differenze. Un’Europa non solo economica, ma politica e sociale che si impegni a valorizzare il capitale umano rappresentato dai migranti, di cui abbiamo bisogno in molti settori economici».
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CECILIA STRADA Ha risposto SI’ a tutte le domande
Circoscrizione NORD OVEST
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ALESSANDRO ZAN Ha risposto SI’ A TUTTE LE DOMANDE astenendosi dall’ultima sull’Esercito europeo con questi commenti
Circoscrizione NORD OVEST – Circoscrizione EST
Diritti essenziali Questi DIRITTI che vengono definiti essenziali sono la base da cui partire per creare una Europa totalmente coesa e consapevole dei diritti delle persone, come parlamentare ritengo siano indispensabili.
Diritto all’IVG Serve rilanciare in tutti i Paesi Europei il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza che libera le donne dalle pratiche di aborto clandestino e serve rilanciare il potenziamento dei servizi per la tutela delle donne e del loro corpo
Diritto alla salute E’ oramai un dato assodato che la Medicina di Genere è indispensabile affinchè tutte le persone possano trovare cure adeguate al proprio genere ma anche alla propria età anagrafica, la sperimentazione che attualmente viene effettuata principalmente sul genere maschile non solo non consente cure adeguate ma molto spesso provoca danni collaterali importati.
Gender gap Nel 2023 il 15 novembre è stata la data del Gender Pay day Gap,, è la data che segna quanti giorni in più dovrebbero lavorare le donne per avere una retribuzione uguale a quella dei colleghi a parità di lavoro e mansioni, in Europa il gender Pay Gap si attesta intorno al 13%, credo che questi pochi dati mettano in evidenza quanto impegno deve esserci da parte della politica per superare i divari economici tra i generi, ma a questo sarà indispensabile unire un contrasto molto alle discriminazioni nel mondo del lavoro, discriminazioni che includono, oltre alle donne, tutta la comunità LGBTQIA+ e le persone diversamente abili.
Ambiente La crisi climatica è una questione di giustizia sociale, i Paesi più poveri soffrono sempre più degli effetti della crisi climatica che in gran parte è causata dai Paesi più ricchi, assumere questo dato sarà indispensabile per l’Unione Europea
Migranti Chi nega che le migrazioni non siano un fenomeno strutturale cerca solo di innescare un clima di odio, intolleranza e paura, noi dobbiamo creare da un lato la solidarietà attraverso strumenti efficaci e ed economicamente strutturati, dall’altro dobbiamo sanzionare in maniera molto dura gli Stati che non condividono le responsabilità dell’accoglienza e che attuano meccanismi di respingimento
Difesa comune europea Credo che prima di pensare ad un esercito europeo dovremmo pensare ad una politica estera comune europea
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MOVIMENTO 5 STELLE
FABIO ALEOTTI Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Difesa comune europea Sì, ma come strumento di peacekeeping, un esercito comune europeo che permetterà economie di scala nelle spese per la difesa, una esercito di difesa comune europea e non di offesa, al servizio delle Nazioni Unite
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ELENA CALOGERO Ha risposto SI’ a tutte le domande con questi commenti
Circoscrizione NORD OVEST
Diritto all’IVG Il diritto di aborto entra a far parte della Costituzione francese, diventando il primo Paese al mondo a inserirlo nella carta fondamentale. Spesso i francesi anticipano i cambiamenti sociali (rivoluzione francese). Ci impegneremo partendo da lì.
Gender gap Per come è stata pensata non è la direttiva europea sul salario minimo a risolvere i problemi della contrattazione collettiva italiana, in particolare quello dei contratti pirata. L’Italia si contraddistingue per essere il fanalino di coda nella crescita dei salari: tra il 2019 e il 2022, ogni lavoratore italiano ha perso, in media, 1.000 euro all’anno. . Il Movimento 5 Stelle ha fortemente richiesto a livello nazionale il salario minimo ma sappiamo come andò il voto in aula.
Ambiente Io parto da qui: noi siamo Natura e la vera Patria è la Terra. L’Europa ha aderito nel 2015 all’accordo di Parigi e si è data una serie di strumenti per raggiugere la riduzione di gas serra e limitare il riscaldamento globale. All’interno di questo obiettivo, dunque, sono racchiuse si la giustizia ambientale che quella sociale. Bisognerà vigilare che tutte le strategie europee e nazionali vengano rispettate. Per sostenere tutti i paesi nella transizione noi proponiamo un Energy recovery fund a debito congiunto.
Difesa comune europea Il nostro programma prevede lo stop all’invio di armi e impegno per la pace al primo posto. Noi crediamo che una difesa europea sia un progetto assolutamente da coltivare, ma che vada ben impostato. Deve servire a razionalizzare gli investimenti militari e le spese. La Von der Leyer ha chiesto di aumentare le spese militari. Non possiamo fare debito comune per maggiori investimenti nella difesa, lo bisogna fare per mantenere il welfare europeo. Servono gli strumenti per gestire la transizione ecologica e non nuovi investimenti militari.
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MARIA ANGELA DANZI’ Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Difesa comune europea Il nostro programma prevede lo stop all’invio di armi e impegno per la pace al primo posto. Noi crediamo che una difesa europea sia un progetto assolutamente da coltivare, ma che vada ben impostato. Deve servire a razionalizzare gli investimenti militari e le spese. La Von der Leyer ha chiesto di aumentare le spese militari. Non possiamo fare debito comune per maggiori investimenti nella difesa, lo bisogna fare per mantenere il welfare europeo. Servono gli strumenti per gestire la transizione ecologica e non nuovi investimenti militari.
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ESTER LANFRANCHI Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Difesa comune europea Deve avere come base un assoluto vincolo difensivo che escluda ogni azione offensiva (art.11 Costituzione italiana “L’Italia ripudia la guerra”)
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PAOLA MAZZOLA Ha risposto SI’ a tutte le domande
Circoscrizione NORD OVEST
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ANTONELLA PEPE Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Difesa comune europea La politica estera dell’Unione europea deve rimettere al centro della sua azione il rispetto dei diritti umani, lo stato di diritto, le libertà individuali, la democrazia e lo sviluppo sostenibile. Dobbiamo perseguire questi obiettivi non tramite l’uso della forza o delle armi, ma attraverso la diplomazia. La pace, la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della sicurezza internazionale devono essere i principi che guidano l’azione europea, specialmente nei contesti di conflitto come l’Ucraina e il Medio Oriente, ma anche negli altri teatri di guerra come Armenia e Azerbaijan, Yemen e Sudan.La difesa comune europea deve essere uno strumento per il mantenimento della pace: un Commissario alla difesa non può essere un Commissario alla guerra. Noi riteniamo che all’Europa serva invece un Commissario alla Pace. Pur riconoscendo l’importanza di una difesa comune, credo che sia necessario procedere con cautela. È essenziale che qualsiasi passo verso la costituzione di un esercito europeo sia accompagnato da un ampio consenso politico e sociale e che rispetti la sovranità degli stati membri.
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SEAN SACCO Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Commento generale L’ Europa di oggi vive un paradosso: è stata costruita su basi economiche, è unita da una moneta, ma è divisa sul tema dei diritti civili e sociali. Pensiamo al tema dell’aborto. A Malta è possibile solo quando la vita della madre è a rischio, in Polonia la Corte costituzionale lo ha vietato anche in caso di malformazioni del feto, in Italia il governo finanzia le associazioni antiabortiste nei consultori degli ospedali. Quella che serve oggi è un’unione dei diritti. Ecco perché sono favorevole alla proposta di inserire il diritto all’interruzione di gravidanza nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Nel programma del Movimento 5 Stelle c’è un capitolo intero dedicato al tema dei diritti: sosteniamo le famiglie arcobaleno e il riconoscimento legale dei loro figli, così come l’accesso libero alla procreazione medicalmente assistita per tutte le donne che lo desiderano. Proponiamo la standardizzazione delle procedure di adozione e affido in tutti i Paesi membri e vogliamo inserire l’omotransfobia fra i crimini europei. L’UE ha sbagliato a non inserire fra i crimini europei quelli di stupro e le molestie sul lavoro, noi vogliamo rimediare a questo errore aggiornando la direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne. L’economia deve essere al servizio dei cittadini e non delle banche e delle multinazionali. Proponiamo una direttiva sul reddito di cittadinanza europeo e un provvedimento sul modello del Decreto dignità per contrastare la precarietà nel mercato del lavoro. Il Green Deal va rafforzato, ma siamo convinti che l’UE abbia bisogno di un nuovo Recovery Fund che sostenga cittadini e imprese nel processo di transizione. Nessuno deve rimanere indietro. Il tema che più mi sta a cuore è, infine, quello della pace. Gli europarlamentari del movimento 5 stelle saranno costruttori di pace e si adopereranno in Europa per favorire un percorso negoziale che metta fine al conflitto in Ucraina. Siamo favorevoli alla difesa europea, ma contrasteremo con forza ogni deriva bellicista.
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ALLEANZA VERDI SINISTRA
IGNAZIO MARINO Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Commento generale Ho sempre sostenuto – anche correndo rischi personali importanti – che sia centrale difendere i diritti sociali e civili e che lo stato debba essere laico e che l’attenzione e la dignità per qualunque persona devono essere al centro di ogni azione politica. Ricordo a tutti che, quando era ancora illegale in Italia, da sindaco di Roma ho sposato 16 coppie gay, lesbiche e trangender attraverso l’unione civile, nonostante sapessi che, così facendo, avrei creato qualche dispiacere al Vaticano, essendo Roma città che lo ospita. Per me, però, era giusto fare questa scelta anche perché quell’anno, tranne in Polonia, le unioni civili erano state introdotte in tutti i Paesi membri Ue. Per quella mia scelta mi dovetti difendere in tribunale da cittadino semplice, visto che è mi mandarono via come sindaco, però vinsi, e vinsi anche la battaglia, visto che in Italia la legge sulle unioni civili cambiò. Sull’Ivg, invece, credo che la 194 sia tra le migliori leggi al riguardo, ma è importate che essa venga applicata in ogni articolo, non solo per l’accesso all’aborto ma anche l’eventuale supporto verso chi si trova in difficoltà. Credo che l’aborto per la donna sia sempre una sconfitta, ma che debba avere ampia libertà di scelta, ed è inconcepibile che i direttori generali degli ospedali di fatto orientino le loro decisioni escludendo dai reparti i medici favorevoli all’aborto, in modo da comprimere o escludere un diritto sancito dalla legge. Inoltre, dobbiamo lavorare alla completa realizzazione dell’Unione europea in direzione comune anche per quanto riguarda la creazione di un esercito Ue, purché ispirato ai principi della nostra costituzione e, quindi, che non serva mai come strumento per la risoluzione dei conflitti. Infine, le migrazioni. L’uomo migra da quando esiste la nostra specie e solo gli sciocchi non se ne rendono conto. La storia dell’homo sapiens, infatti, è prima di tutto storia di migrazione: alla ricerca di condizioni migliori di vita e della felicità per il proprio popolo e la propria famiglia.
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AGNESE SANTARELLI Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione CENTRO
Difesa Comune Europea: Si, ma… Non quella proposta dalla Commissione che di fatto significa mettere in campo un enorme finanziamento delle industrie belliche nazionali. La costruzione di una difesa europea dovrebbe invece corrispondere a una razionalizzazione e quindi una diminuzione della spesa militare, a meno spazio agli eserciti nazionali, ad una vera autonomia strategica che porti alla ridefinizione delle alleanze internazionali e ad un controllo democratico effettivo da parte del Parlamento europeo. Perché il ruolo dell’Europa deve essere quello di costruttrice di Pace.
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LEGA
GIANNA GANCIA Ha risposto SI’ a tutte le domande con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Commento generale La Convenzione di Istanbul è fondamentale per prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica. L’efficacia però dipende dalla sua concreta attuazione. La mancata inclusione del reato di stupro e delle molestie sessuali nel mondo del lavoro nella direttiva europea sulla violenza contro le donne rappresenta una grave lacuna. Anche in Italia è essenziale lavorare per ridurre il divario tra interventi normativi e applicazione, stanziando fondi adeguati, risorse umane e fornendo formazione a tutti i livelli. Solo così si onorerà il coraggio delle donne che denunciano e si garantirà giustizia alle vittime di femminicidio. Sull’Ivg la mia posizione è chiara: difendo la libertà di scelta. Ho votato per l’inclusione del diritto all’aborto tra quelli fondamentali dell’UE. L’adozione della medicina di genere è cruciale per un sistema sanitario equo. L’UE deve promuovere questo approccio per migliorare la qualità della vita e garantire il diritto alla salute per tutti, favorendo la ricerca che rispetti le differenze di genere. È essenziale promuovere l’uguaglianza nel mondo del lavoro, aumentando l’occupazione femminile e garantendo salari adeguati come strumenti di emancipazione e indipendenza. Bisogna anche sostenere la competitività delle imprese femminili e definire cosa si intende per impresa femminile. È inaccettabile che il divario salariale sia del 30% e che le donne abbiano difficoltà a raggiungere posizioni apicali. Serve un piano di investimenti e formazione, servizi per conciliare vita lavorativa e familiare, e lotta alla precarietà economica, che è causa di violenza. Come unica relatrice italiana nella direttiva sulla qualità dell’aria, ho promosso un approccio graduale per non gravare su famiglie e imprese, garantendo misure di protezione per i cittadini e le imprese. La sostenibilità è anche sociale ed economica. È necessaria una gestione equa e responsabile delle migrazioni, con un impegno comune degli stati membri a garantire salute e sicurezza dei cittadini e dei migranti, insieme a un meccanismo di solidarietà che non lasci soli paesi come l’Italia. Infine, è fondamentale riflettere sul sistema di difesa, in particolare sulla capacità dell’UE di essere autonoma nella produzione e approvvigionamento di tecnologia militare e protagonista nella difesa dei propri confini, collaborando con l’alleanza transatlantica
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FORZA ITALIA
GUSTAVO GILI Ha risposto SI’ alle domande sui Diritti essenziali, sul Diritto alla salute, sul Gender Gap, sui Migranti, sulla Difesa Comune europea. Ha risposto NO alle domande sul diritto all’IVG, sull’Ambiente con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Commento generale Sono un liberale e come tale metterò sempre davanti a tutto la difesa dei diritti e delle libertà. “La mia libertà finisce dove comincia la vostra” affermava Martin Luther King, un concetto ripreso da Kant. Proprio per questo le domande poste mi paiono oltremodo categoriche su alcuni argomenti complessi e frutto di una politica dove esistono solo assolute certezze e non invece diritti da controbilanciare. Sul tema dei diritti all’educazione sessuale, ad esempio, o all’aborto, credo che vi siano tanti interessi in gioco. Vi è il diritto all’aborto che nessuno mette in discussione ma anche quello del nascituro che va difeso ponendo lo Stato vicino alla coppia o alla donna che deve decidere. Vi è poi la questione dell’educazione sessuale a scuola: possiamo garantire ai nostri figli alle elementari e medie il diritto a vivere la propria infanzia come tale? Anche sul fronte della lotta al cambiamento climatico: siamo per la sostenibilità ambientale ma dobbiamo contemperare le politiche conseguenti all’impatto sulle nostre imprese rendendole applicabili. Tanti passi in avanti sono stati fatti nella lotta alla diversità di genere e alle violenze che ne derivano. Mi pare leggendo i quotidiani però che si enfatizzi questi temi in modo acritico scordandosi tutto il resto: per esempio delle nuove povertà, della solitudine delle fasce deboli soprattutto nelle grandi metropoli, della accoglienza di facciata degli immigrati, dell’insicurezza nelle nostre periferie, della difficoltà di affidamento e adozione degli orfani, della difformità salariale e fiscale nel mondo e in Europa, dell’indifferenza attorno all’insofferenza dei piccoli imprenditori in difficoltà. Tutti temi che meriterebbero almeno la stessa attenzione ma che soccombono invece di fronte a gruppi di pressione organizzati che stanno monopolizzando il dibattito politico. Peccato che su questi ultimi temi si giochi la stabilità della società e che i populismi derivino proprio dalla loro derubricazione a questioni secondarie. Forza Italia vuole rassicurare gli italiani: è ancora possibile avere un partito di riferimento che ricerchi la felicità di tutti i cittadini
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FRATELLI D’ITALIA
ENZO AMICH Ha risposto SI’ alle domande sui Diritti essenziali, sul Diritto alla salute, sul Gender Gap, sui Migranti, sull’Ambiente, sulla Difesa Comune europea. Ha risposto NO alla domanda sul diritto all’IVG, con questo commento
Circoscrizione NORD OVEST
Commento generale Deve essere compito dell’Europa tutelare il diritto alla salute, al benessere e alla qualità della vita dei cittadini al di là di condizionamenti ideologici, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali delle persone e senza travalicare le prerogative dei singoli stati membri. Affrontare la crisi demografica è una priorità: un’Europa senza figli è un’Europa senza futuro. Proponiamo di investire una parte importante del bilancio europeo per finanziare politiche di supporto alla famiglia e alla natalità intraprese dai singoli stati membri, anche promuovendo una cultura baby friendly con apposite campagne di comunicazione europee. La difesa dei diritti delle donne si regge sul riconoscimento delle differenze: siamo incompatibili con le ideologie che negano le identità, come la teoria del gender. La valutazione delle differenze di sesso è un elemento fondamentale per sviluppare una “medicina equa ed appropriata”. Quanto all’introduzione di un salario minimo legale, temiamo che un numero non esiguo di aziende possano disapplicare il Ccnl di riferimento (basterebbe non aderire ad alcuna associazione di categoria), per ricorrere al solo salario minimo e mantenere “ad personam”, o con contrattazione individuale, i differenziali a livello retributivo, senza dover erogare né il salario accessorio, né ottemperare alle tutele normative garantite dal Ccnl. Nel nostro programma, l’ecologia è definita “uno dei pilastri del pensiero conservatore”: il raggiungimento degli obiettivi fissati dal green new deal deve essere economicamente e socialmente sostenibile, senza eccessi ideologici e oneri insormontabili per cittadini e imprese. Quanto al problema dei flussi migratori, se salvare vite e tutelare chi domanda lecitamente asilo sono doveri, credo che debba essere l’Europa a decidere chi entra sul proprio territorio e non organizzazioni criminali o attori esterni, interessati a destabilizzare i governi. Ritengo, infine, che la difesa comune dei confini e degli interessi europei sia ormai inderogabile: su questo la destra italiana si è pronunciata già da molto tempo. Fermo restando il principio che ogni nazione ha la sua difesa, l’Unione Europea deve dotarsi di un sistema comune di difesa, in caso di aggressioni che possano minarne l’integrità.
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