- Giulia Lapertosa su Al Femminile, 4 giugno 2024. Gender Pay Gap: in Italia una donna guadagna ancora il 30% in meno di un uomo. Secondo il World Economic Forum, la parità di stipendio tra uomini e donne arriverà tra 130 anni: nel 2154. A livello globale, gli uomini detengono una ricchezza superiore di 105.000 miliardi dollari rispetto alle donne. Qual è la situazione italiana, quali sono le motivazioni alla base e le possibili soluzioni?
leggi l’articolo - Marco Bresolin su La Stampa, 12 giugno 2024. G7, il blitz di Meloni: via dalla bozza finale il riferimento all’aborto. Ira di Ue e Francia . Tensione alla vigilia del vertice: il governo italiano fa cancellare il passaggio in cui si afferma «l’importanza di preservare e garantire un accesso effettivo all’aborto sicuro e legale». In serata la presidenza precisa: «Negoziati ancora in corso».
leggi l’articolo - Enrico Bucci su Il Foglio, 12 giugno 2024. Il dolore fisico, un problema di genere. Appurato che le differenze fra i due sessi, nella ricerca farmacologica e biomedica, sono tali da penalizzare fortemente la salute femminile, per lo sbilanciamento degli studi a favore dei maschi, nuove ricerche cominciano subito a cogliere frutti molto interessanti.
leggi l’articolo - Daniele Mastrogiacomo su La Repubblica, 12 giugno 2024. La crociata di Milei contro le donne: chiude il ministero della diversità e cancella il linguaggio inclusivo dai libri di scuola. In sei mesi il presidente argentino ha smantellato tutte le strutture e le garanzie costruite per combattere le discriminazioni e i femminicidi in un Paese dove ogni 35 ore viene uccisa una donna.
leggi l’articolo - Ilario Lombardo e Marco Bresolin su La Stampa, 13 giugno 2024. G7, il primo scontro è sull’aborto. Su iniziativa del governo Meloni è stato tolto il riferimento al diritto, presente nel testo di Hiroshima. Francia e Canada volevano invece che fosse più esplicito. La presidenza: «Trattative ancora in corso».
leggi l’articolo - Il Post, 13 giugno 2024. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto una causa contro l’aborto farmacologico . A causa di un vizio di forma: era stata presentata da associazioni antiabortiste per limitare l’accesso al mifepristone, uno dei due farmaci utilizzati per la procedura.
leggi l’articolo - Maria Rosa Tomasello su La Stampa, 14 giugno 2024.Dacia Maraini: “Vogliono il controllo sul corpo delle donne, il diritto all’aborto entri nella Costituzione”.La scrittrice: «Meloni è intelligente, cerca di mediare, ma si adegua al sistema di valori maschile. Molti uomini non accettano il cambiamento perché toglie loro privilegi. È un rifiuto che la destra condivide».
leggi l’articolo - Comunicato stampa della Rete Pro Choice, 14 giugno 2024 . Regione Marche inadempiente per il diritto all’aborto legale, sicuro e gratuito. Martedì 18 giugno 2024 discussione in Consiglio regionale (sede di Via Tiziano) e presidio in Piazza Cavour.
leggi l’articolo - Laura Onofri su Il Fatto Quotidiano, 14 giugno 2024. Dalla frociaggine a certi cartelloni elettorali, la violenza è anche nelle parole.
leggi l’articolo - Eleonora Cirant su Il Fatto Quotidiano, 15 giugno 2024. Marche, obiezione quasi al 100% e ostacoli all’aborto farmacologico: le storie delle donne costrette a spostarsi. E la Regione non si adegua alle linee ministeriali.
leggi l’articolo - Il Post , 15 giugno 2024. Alla fine la parola «aborto» non c’è, nel comunicato finale del G7. Se n’era parlato per giorni: l’ha spuntata la posizione molto conservatrice di Giorgia Meloni.
leggi l’articolo - Natascia Grbic su Fanpage, 15 giugno 2024. “All’ospedale Santo Spirito obiezione di coscienza al 100%: diritto all’aborto sempre più limitato”. L’Asl Roma 1 ha dichiarato “garantisce il servizio – per le donne così come per qualunque altro cittadino – secondo i propri modelli organizzativi”. Non è però chiaro se vi sia effettivamente un problema riguardo l’obiezione di coscienza nell’ospedale.
leggi l’articolo - Rosaria Amato su La Repubblica, 16 giugno 2024. Congedo di 5 mesi anche per i papà: l’obiettivo parità è ancora un miraggio.
leggi l’articolo - Huffington Post, 16 giugno 2024. I Pro Vita esultano per il G7: “Bene assenza aborto e identità di genere nel documento finale”. Il presidente Antonio Brandi: “Ci complimentiamo con la premier Meloni e con il governo per aver fronteggiato le pressioni di altri leader, in particolare di Francia e Stati Uniti, sul presunto ‘diritto fondamentale’ all’aborto, cioè alla soppressione di una vita umana inerme e innocente”.
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