Il progetto si prefigge di promuovere un uso responsabile e positivo del web e dei canali social nel rapporto tra i generi, constatata la grande responsabilità che ha la rete nel condizionare comportamenti dannosi, persecutori e violenti, in particolare nei confronti di donne e adolescenti, smontando stereotipi e modelli culturali sempre più presenti sul web.

Lo spot pubblicitario, realizzato dagli studenti della Scuola di Animazione del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, e presentato al Salone Internazionale del Libro nell’ambito del progetto Potere alla Parola nel 2018, offre un esempio di bullismo in rete di grande impatto, proponendo una riflessione su come le parole possano creare vergogna, paura, malessere, traumi e possano annientare psicologicamente.

Per arginare il cyberbullismo si rende necessario giungere a considerare consapevolmente la valenza distruttrice o salvifica delle parole, imparando a selezionare, discernere, comunicare in modo attento e rispettoso. Senza demonizzare il Web, che come tutti gli strumenti può essere positivo o negativo a seconda di come lo si usa e dei contenuti che veicola.